Musei sulla punta della lingua

Di I. Segala

Molti stranieri ogni giorno vengono in Italia attratti dalla bellezza delle città, dal buon cibo, dai paesaggi… e dalla lingua! La lingua italiana, infatti, viene molto studiata all’estero, ed in tanti decidono di venire a farlo proprio in Italia per immergersi in pieno nella cultura di Dante. Palazzo Grassi e Punta della Dogana, musei di arte contemporanea della Collezione Pinault a Venezia, propongono i CLIL (Content and Language Integrated Learning) Workshop, laboratori dedicati a chi studia l’italiano come lingua straniera, ma disponibili anche in inglese, francese e spagnolo per gli italiani che si accostano a queste lingue.

Immagine Laboratori CLIL interprete LIS
Immagine e logo tratti dal sito di Palazzo Grassi
 

Ma in cosa consistono questi CLIL Workshop? Gli operatori museali preparano delle attività per praticare la lingua all’interno del museo: in questo modo i partecipanti possono sia godere delle opere esposte, sia esercitare la lingua in un contesto naturale, imparando strutture grammaticali ed elementi lessicali per poter parlare di arte. Ovviamente, grazie al contesto meno formale, le attività sono strutturate in modo meno rigido rispetto a quanto avviene in aula, e questo contribuisce a creare un clima sereno e piacevole che favorisce l’apprendimento.
Una studentessa americana che ha partecipato ad un CLIL di lingua italiana ha detto che “durante il laboratorio non si percepisce un confine netto tra le attività dedicate alle opere museali e quelle che approfondiscono la lingua… e questo è bellissimo”: feedback come questi ci rendono ancor più entusiasti e soddisfatti del nostro lavoro.

Irene Segala
Dottoressa Magistrale in Scienze del Linguaggio
Università Ca’ Foscari Venezia

 

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VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questa intervista a cura di Margherita G., interprete italiano - LIS:

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