Il metodo Tadoma: come toccare la voce

di L. Cecchin

Abbiamo già visto due metodi di comunicazione per le persone sordocieche, la lingua dei segni tattile e il Malossi. Oggi ne scopriamo uno nuovo e molto diverso: il metodo Tadoma.
Il Tadoma è una forma di comunicazione tattile che si basa sulla lingua vocale. Le persone sordocieche che utilizzano questa forma di comunicazione appoggiano le mani sul viso dell’interlocutore: i pollici sulle labbra, i mignoli sulle mandibole e le altre dita sulle guance. In questo modo possono recepire le informazioni dai movimenti delle labbra, dalle vibrazioni e dall’aria emessa. La persona sordocieca, poi, risponde parlando a voce alta.

collage di fotografie che mostrano la posizione delle mani sul viso della persona sordocieca con il metodo tadoma
Esempi di posizione delle mani con il metodo Tadoma.

Come si può immaginare, è un metodo molto legato alla lingua vocale. Spesso, infatti, le persone che lo utilizzano erano udenti o sorde in grado di leggere il labiale, oppure avevano un residuo uditivo o visivo grazie al quale potevano sentire o leggere il labiale. Con l’avanzamento della sordociecità hanno mantenuto la lingua vocale come forma di comunicazione, rendendola tattile. Questo metodo implica una grande sensibilità alle minime vibrazioni e alle piccole differenze articolatorie.
I più esperti sono capaci di capire quello che viene detto anche attraverso una sola mano oppure appoggiando la mano sulla parte anteriore del collo dell’interlocutore, con pollice e indice appoggiati alla mandibola: un metodo meno invasivo, soprattutto se si utilizza con persone estranee, e più comodo, da utilizzare anche mentre si cammina, per esempio.

fotografia antica di hellen keller, sordocieca che usava il tadoma, la lingua dei segni tattile, il lorm come metodi di comunicazione
Fotografia antica di Hellen Keller che usa il metodo Tadoma.

Io sono rimasta incantata quando ho parlato per la prima volta con una bellissima e dolcissima ragazza che usa il Tadoma. Quando ci siamo incontrate non sapevo bene come comportarmi, ero abituata ad utilizzare la LIS tattile (lingua dei segni italiana tattile) ma è stata lei stessa a rompere il ghiaccio, ad appoggiare la mano sul mio collo, dove le serviva, con leggerezza, senza essere invadente. È stato tutto molto naturale, senza intoppi.

Questa è un’ulteriore dimostrazione della potenza della comunicazione, della lingua, delle capacità umane.

 

Linda Cecchin
Interpreters community manager di VEASYT srl, interprete di italiano-LIS.
Crede fortemente nella cultura e nella gentilezza.
https://it.linkedin.com/in/lindacecchin

 

VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione di questo articolo in LIS a cura di Linda C., interprete di italiano - LIS (lingua dei segni italiana):

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