Intervista a Mauro Iandolo, quando la musica supera il muro del suono

di M. Greco

Qualche mese fa ho avuto il piacere di prendere parte al workshop di Mauro Iandolo “In-segnami una canzone: ritmo parole e LIS nella musica visiva” organizzato dall’Università Ca’ Foscari Venezia. Mauro Iandolo è un giovane performer di lingua dei segni italiana (LIS) diventato famoso in tutta Italia all’interno della comunità sorda e udente per le sue traduzioni in LIS delle più famose canzoni italiane. I suoi video raggiungono in YouTube migliaia di visualizzazioni e i suoi workshop in tutta Italia sono seguitissimi. Oggi vi presento un’intervista che mi ha gentilmente concesso. Conosciamolo di più, insieme!

foto di Mauro Iandolo durante una sua performance

Presentati
Sono Mauro Iandolo, ho 33 anni e vivo a Nettuno (Roma). Sono figlio di genitori sordi segnanti e lavoro come assistente alla comunicazione in una scuola superiore. Ho conseguito l’attestato di interprete LIS ed attualmente sono presidente dell’associazione Officina LIS.

Ti definisci “performer LIS”, da dove arriva la passione per la musica e la volontà di condividerla con i sordi?
Che io ricordi, la passione per la musica c’è sempre stata. Sin da piccolo mentre mi spostavo in auto con i miei genitori, ascoltavo la musica e cantavo le canzoni provenienti dallo stereo dell’auto. Poi un giorno mia madre mi vide cantare e mi chiese di tradurre il testo della canzone che stavo cantando. Ricordo quell’episodio come fosse ieri: la canzone era “Di sole e d’azzurro” di Giorgia. Iniziai ad interpretarla lasciandomi trasportare dal ritmo della canzone, mia madre ne fu subito colpita ed io, in quel momento, capii che cantare con i segni era possibile. Sempre attratto dalle forme artistiche, a 14 anni mi iscrissi ad un corso di danza classica e contemporanea e poco dopo anche ad un corso di teatro. Ho avuto la fortuna di studiare con professionisti del settore, docenti del Teatro dell’Opera di Roma, dell’Accademia Nazionale di Danza e attori di fama nazionale. Successivamente al diploma, frequentai i corsi di LIS, quello per diventare assistente alla comunicazione e poi interprete LIS e vari seminari su arte e cultura sorda. Così, decisi di fondere l’arte, la cultura sorda e la musica realizzando i videoclip di musica visiva disponibili sul mio canale YouTube.

Quali sono le principali tecniche usate per tradurre le canzoni e renderle accessibili?
La performance si basa sulla traduzione e adattamento in LIS di un testo originale in lingua italiana. Lo scopo è quello di creare metafore visive dal testo della canzone utilizzando il più possibile la struttura della LIS, sincronizzare il segnato con il ritmo della canzone, ed accompagnare il tutto con un atteggiamento prossemico del corpo.
Durante la traduzione delle performance di musica visiva, si predilige l’uso dei classificatori e vengono utilizzate le regole della poesia in segni, del Visual Vernacular e del Visual Vernacular Musicale.

Quanta LIS e quanta performance c’è nei tuoi lavori?
Dipende dal testo della canzone. Alcune canzoni contengono metafore visive che possono essere date semplicemente con un’immagine, altre invece necessitano di essere realizzate solo in lingua dei segni.

In uno dei tuoi workshop “In-segnami una canzone: Ritmo parole e LIS nella musica visiva” hai sottolineato che sono le canzoni a scegliere te e non tu a scegliere loro…qual è stata la performance più complessa che ti ha scelto e quale invece hai preferito?
Sicuramente “L’anima vola” di Elisa è stata una delle più complesse. Ho impiegato un po’ di tempo a cercare di trovare un modo per poter trasferire, anche con le immagini, l’idea della purezza dell’anima; mentre “La differenza tra me e te” di Tiziano Ferro, nata un po’ per gioco, è quella che fra tutte ho sentito più vicina, forse per importanza emotiva che ha per me, forse perché è stata proprio lei a scegliermi.

Quali sono le emozioni che provi quando interpreti le canzoni?
“La musica vibra dentro, il mio corpo danza, la mia anima esplode e mi ritrovo con le parole tra le mani”. Questa frase scritta per me da F. Avvisati per l’apertura del mio video de “L’anima vola” di Elisa rappresenta proprio le mie emozioni. A ritmo di musica il mio corpo si carica di pura energia, un’energia che trova sfogo con il movimento delle mie mani a ritmo di musica, dandomi la possibilità di esprimere quel che c’è nel profondo del mio cuore.

Senti l’emozione del pubblico?
Certamente sì! Durante le performance dal vivo, l’emozione giusta e positiva mi arriva dalle persone commosse, sia sorde che udenti.

Margherita Greco
Assegnista di ricerca del DSLCC presso l'Università Ca' Foscari Venezia.
Interprete italiano-LIS.
"Ognuno di noi ha un paio d'ali, ma solo chi sogna impara a volare". [Jim Morrison]

 

VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questo articolo a cura di Maela D. G., studentessa del Master di I livello in "Teoria e tecniche di traduzione e interpretazione
italiano / lingua dei segni italiana (LIS)":

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