Sordocecità, un equilibrio tra autonomia e fiducia

di L. Cecchin

Oggi parliamo di accessibilità in un modo un po’ diverso. Voglio presentarvi un mio caro amico, Giorgio.
Giorgio è un grande uomo che abita a Venezia: alto, robusto, intelligente, simpatico, intraprendente, arguto, avventuroso e assetato di conoscenza.
L’ho incontrato per la prima volta nel 2013 durante il corso di LIS tattile (lingua dei segni italiana tattile, LISt) presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, che entrambi frequentavamo. Alla prima lezione mi è stato chiesto se avessi potuto occuparmi io dell’accompagnamento di Giorgio per il percorso dalla fermata del vaporetto alla sede di Ca’ Foscari in cui si teneva il corso.
Il motivo? Giorgio è un signore sordocieco che vive a Venezia ed io sono una volontaria della Lega del Filo d’Oro che conosce le tecniche di accompagnamento e guida da utilizzare con le persone sordocieche.
Ricordo perfettamente l’energia che lui mi ha trasmesso dal primo momento che l’ho conosciuto. Giorgio è di grande ispirazione, e non solo per me ma anche per tutte le persone che lo conoscono. Desidero trasmettervi un po’ della sua grandezza con questa intervista.

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