L' Università Ca' Foscari e VEASYT a "Obiettivo LIS"
È stata una conferenza molto importante quella tenuta ieri, venerdì 31 gennaio 2014, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camere dei Deputati a Roma. Una conferenza che ha visto succedersi numerosi relatori, ognuno raccontando la sua esperienza sul mondo della sordità e sulla lingua dei segni. Esperienze in ambito politico-istituzionale, sociale, scolastico, di ricerca linguistica e accademica sino a quello turistico-culturale.
Il filo conduttore era comune: è tempo di garantire il diritto fondamentale alla comunicazione a tutti i 60.000 cittadini italiani sordi o sordociechi. Dopo 8 anni dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006 recepita dalla Repubblica Italiana nel 2009 (che, tra le altre cose, all’art.21 “…riconosce e promuove l’uso della lingua dei segni…”), non è ancora riconosciuto il diritto di scegliere la Lingua dei Segni Italiana (LIS) per comunicare in modo completo e autonomo in ambito pubblico. In senso più ampio, è tempo di garantire la libertà di scelta per i cittadini sordi di decidere se seguire un percorso clinico-chirurgico, un percorso di riabilitazione logopedica rivolto all’utilizzo dell’italiano nella comunicazione, l’acquisizione e uso della LIS o la combinazione di queste soluzioni, a seconda delle singole situazioni e delle personali esigenze. Una libertà di scelta che è già offerta ai sordi in quasi tutti i paesi europei e occidentali (solo 3 Paesi dell’Unione Europea non hanno ancora promulgato una legge che metta sullo stesso piano la lingua dei segni alla lingua verbale nazionale), e che l’Ente Nazionale Sordi Onlus (ENS) propone di attuare con un progetto di legge, presentato da Giuseppe Petrucci (Presidente Nazionale ENS) e Costanzo Del Vecchio (Segretario Nazionale ENS).
Obiettivo LIS, progetto di legge presentato a Roma
La giornata ricca di interventi è stata condotta da Alvaro Moretti, direttore di Leggo. Numerosi i parlamentari presenti all’inizio della conferenza, pronti a supportare la discussione del progetto di legge. In particolare, Marina Sereni (Vice Presidente della Camera dei Deputati), Maria Tindara Gullo (Commissione parlamentare le l’infanzia e l’adolescenza) e Salvatore Margiotta (Vice Presidente Commissione Parlamentare Vigilanza RAI), oltre ai saluti di numerosi altri parlamentari, parlamentari europei e membri del Governo. Una discussione in parlamento sembra rendersi ancora più urgente dopo l’intervento di Ádám Kósa (Parlamentare Europeo ungherese sordo) e Humberto Insolera (Vice Presidente European Union of the Deaf) che evidenziano come il diritto alla comunicazione negli stati della Comunità Europea sia già garantita nel quotidiano con servizi e strumenti diffusi e usati in numerosi ambiti, diversamente da quanto accade in Italia.
Ádám Kósa, parlamentare europeo sordo
Ma la giornata non ha visto solo interventi di tipo politico. Numerosi i relatori provenienti dal mondo dell’associazionismo a portare le esperienze che ogni giorno vivono bambini, adulti e anziani non tutelati e assistiti con opportuni servizi di comunicazione (Rossano Bartoli e Barbara Verna della Lega del Filo d’Oro, Paolo di Fonzo dell’Associazione Famiglie Italiane Sordi per il Bilinguismo, Valentina Foa psicologa).
La seconda parte della giornata ha visto la partecipazione di autorevoli relatori in ambito accademico, docenti e ricercatori in ambito linguistico e cognitivo: Carlo Cecchetto e Sara Trovato (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Sabina Fontana (Università di Catania), Maria Cristina Caselli (CNR) e Anna Cardinaletti, docente di linguistica e Direttrice del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia e socia fondatrice dello spin-off universitario VEASYT srl.
Anna Cardinaletti, Università Ca Fascori Venezia e VEASYT srl
Anna Cardinaletti ha presentato le numerose attività dell’ateneo veneziano nell’ambito della ricerca linguistica sulla LIS, disturbi del linguaggio e linguistica per la sordità. Oltre alle attività accademiche, ha presentato le attività sul territorio per sensibilizzare e promuovere la cultura dell’accessibilità e dell’inclusione sociale, come i servizi digitali sviluppati da VEASYT nell’ambito del turismo accessibile (VEASYT Tour) e per l’abbattimento delle barriere della comunicazione (VEASYT Live! e VEASYT Translate).
Una visione di accessibilità e inclusione presentate e promosse anche da Michele Volpe di Telecom Italia (con il progetto Comunico Io) e da Carlo di Biase (responsabile del progetto di guida in LIS dedicata a Palazzo Massimo a Roma).
Una giornata ricca di stimoli per tutti i presenti, impegnati su diversi fronti e attenti alle esigenze di accessibilità e superamento delle barriere della comunicazione. L’auspicio che ha unito tutti i presenti è che la politica faccia ora vedere che oltre alle parole è possibile dar seguito i fatti, avviando una seria discussione parlamentare che veda rappresentate le associazioni, esperti e addetti ai lavori anche di diverse visioni e differenti opinioni. L'obiettivo è il riconoscimento della lingua dei segni italiana, LIS, per questo "Obiettivo LIS". Arrivare alla stesura e all’attuazione di leggi e normative porterebbe l’Italia, finalmente, a recuperare il pesante ritardo nell’abito dell’assistenza alle disabilità e alle esigenze speciali.
Congratulazioni ai numerosi professionisti che hanno permesso una completa accessibilità per tutti i presenti in sala, interpreti italiano – LIS, LIS tattile e ISL delle associazioni nazionali ANIOS e ANIMU e il servizio di sottotitolazione di CulturAbile.
Interpreti ANIOS e ANIMU