E tu, cosa vuoi fare da grande?

di V. Borella

Dopo aver chiesto ad un bambino “E tu, cosa vuoi fare da grande?” dovremmo smettere di parlare e restare ad ascoltare, lasciarci contagiare dall’entusiasmo e dalla fiducia con cui immagina a il suo futuro.
Per i bambini è naturale identificarsi nelle persone che incontrano nella loro vita e nei ruoli che queste persone ricoprono.

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Attraverso il "gioco simbolico" i bambini si proiettano nel mondo degli adulti, che imitano facendo finta di essere dottori, insegnanti o negozianti.
Nel gioco realtà e pensiero magico si mescolano e il bambino si sperimenta in una dimensione protetta, sentendosi già grande. In questa dimensione ogni traguardo diventa raggiungibile.
I bambini hanno progetti grandi, si proiettano senza timore nel futuro.
Non c’è fretta di porre fine al pensiero magico: creatività e immaginazione possono essere una risorsa per trovare soluzioni di fronte alle difficoltà, senza arrendersi. Uno dei compiti dei genitori è di aiutare i figli a tenere i piedi ancorati a terra per poter comprendere come concretizzare le proprie passioni e al tempo stesso sviluppare le proprie capacità, adattandole alle esigenze di un mondo reale.

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Tuttavia, interrogarsi sul proprio futuro può generare una crisi, che porta ad una riflessione, fantasiosa o concreta. Se un bambino o un ragazzo appare insicuro di fronte alla domanda “cosa vuoi fare da grande?”, gli adulti intorno a lui (senza metter fretta, ansia o paura) dovrebbero aiutarlo a guardarsi dentro, a scoprire le proprie capacità, i propri interessi, ciò che attiva in lui la passione, il desiderio di raggiungere una meta. La motivazione, infatti, è alla base dei sogni e delle energie necessarie per realizzarli. Sogni e desideri espressi dai bambini non devono essere sottovalutati, perché possono aiutarci a conoscerli meglio e a sintonizzarci sulle loro frequenze.

I giovani hanno il diritto di scegliere liberamente il proprio futuro e, finché possono, di sognare. L’adulto dovrebbe evitare di influenzarli con i propri bisogni ma semmai guidarli e aiutarli a trovare la loro strada mettendo davanti a tutto la realizzazione del figlio e non la propria.
I bambini e i ragazzi hanno sogni grandi colmi di coraggio e di speranza.
E noi? E tu? Sì tu, che cosa vorresti fare da grande? Work Hard. Dream Big.

L'articolo completo qui: www.viavaideipiccoli.it

Dott.ssa Valentina Borella
Pedagogista Clinico - Educatore Professionale – Psicomotricista Funzionale (in formazione)
Io e il mio lavoro ci scegliamo ogni giorno come due buoni compagni di viaggio che non dovrebbero lasciarsi mai.
www.borellavalentina.com
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VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questa intervista a cura di Linda C., interprete italiano - LIS:

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