Deafhood e identità Sorda

Hai mai sentito parlare di “Deafhood”?Il concetto di Deafhood è molto importante per le persone sorde.
Negli anni ’90, il ricercatore e attivista sordo inglese Paddy Ladd, sente la necessità di trovare un termine per definire la condizione di quei sordi che, come lui, non si sentono rappresentati dal termine “deafness” (“sordità” in inglese). Ladd sostiene che con la parola “sordità” si prenda in considerazione solo l’aspetto medico della mancanza d’udito, un’identità definita in negativo, l’essere “non udente”. Molte persone sorde, invece, si sentono orgogliosamente parte di una comunità con una propria cultura, lingua e identità ben definita, che va oltre lo stato medico della semplice disabilità sensoriale.
 

collage di due disegni legati all'arte sorda: ritratto di paddy ladd e disegno di mani ammanettate con le dita tagliate, rappresentano la proibizione di usare la lingua dei segni
A sinistra ritratto di Nancy Rourke, "Paddy Ladd 2005, Twelveth of 12 Portraits";
a destra fotografia disegno di Betty G. Miller, "Ameslan Prohibited", 1972.

 

Mentre il concetto di deafness si concentra sulla situazione clinica della persona sorda, Deafhood si concentra sull’accettazione della sordità vista come una condizione, uno stato. È un processo verso la costruzione e la definizione di un vero e proprio senso culturale condiviso. Da qui la discussione dell’utilizzo delle parole “deaf/Deaf”, quindi tra “sordo” con la s minuscola, per rifersi a chi, clinicamente, non sente e “Sordo” con la S maiuscola, una persona che fa parte di una comunità. Per Ladd, inoltre, è necessario sviluppare un termine adatto, diverso da “sordità” e propone il concetto di Deafhood, a cui fa riferimento un individuo che vive con orgoglio la propria condizione di persona sorda, in piena accettazione, che nutre un sentimento di fratellanza con le altre persone sorde e di appartenenza alla propria comunità, che conosce, ama e rispetta la propria cultura (arte, storia, politica) e lingua.

collage di immagini: a destra la copertina del libro di paddy ladd e a destra fotogrfia di paddy ladd

A sinistra la copertina del libro di Paddy Ladd, "Understnding Deaf Culture: In Search of Deafhood", Clevedon, Multilingual Matters, 2003;
a destra fotografia di Paddy Ladd con un suo ritratto fatto Nancy Rourke.

 

Deafhood e il pensiero di Paddy Ladd sono spiegati in “Understanding Deaf Culture: In Search of Deafhood”, un libro di 502 pagine in lingua inglese pubblicato nel 2003.In questo grande lavoro viene trattato il concetto dell’“essere Sordo” da ogni punto di vista e viene spiegato perché si dovrebbe parlare di comunità Sorda con la S maiuscola e di come essa abbia una propria dimensione linguistica, spirituale, fisica, emozionale, culturale.
Questo scritto ha suscitato l’interesse di molti e ha portato Ladd a viaggiare in tutto il mondo spiegando il concetto di Deafhood a Sordi, sordi e udenti.

Questo libro purtroppo non è mai stato tradotto né in italiano né in LIS; è possibile però consultare la traduzione di alcune pagine in American Sign Language (ASL) all’indirizzo www.deafhood.us.

Vorrei concludere dicendo che questo è un articolo puramente informativo, ma che mi ha fatto riflettere molto durante la stesura. Non credo ci sia una presa di posizione giusta o sbagliata nel nell’essere sordo o Sordo o nel sentirsi parte o meno di una comunità sorda. Ciò che conta e che deve essere assolutamente condiviso è il rispetto verso le scelte e i modi di vivere di ciascun individuo.

 

Elena Zago
Studentessa di LIS e cultura Sorda presso l’Università Ca' Foscari Venezia;
educatrice cinofila anche per cani sordi e sordociechi.

 

VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione di questo articolo in LIS a cura di Linda C., interprete di italiano - LIS (lingua dei segni italiana):

 
Perché traduciamo gli articoli del blog in LIS?