Il Redentore: una festa, una tradizione
In questi giorni Venezia si prepara ad una delle feste più sentite e attese dell’anno da parte dei veneziani: il Redentore.
La notte del 15 luglio sarà una notte magica. Musica e fuochi d’artificio sanciranno il festeggiamento del Cristo Redentore. La tradizione nasce qualche secolo fa: nel 1577 fu sconfitta una gravissima epidemia di peste che aveva provocato la morte di quasi un terzo della popolazione (che si stima fosse di 190.000 abitanti circa) della città nel giro di due anni. Una volta sconfitta, il Senato della Serenissima incaricò il Palladio di costruire un tempio dedicato al Cristo Redentore come ex voto per la liberazione da questa terribile epidemia. I lavori si conclusero nel 1592. Il 20 luglio 1577 venne costruito per la prima volta un ponte provvisorio di barche che collegava le due rive del canale della Giudecca. Oggi si festeggia la terza domenica di luglio partendo dal sabato che la precede. Viene sospeso in parte il servizio di trasporto pubblico per alcune ore su alcuni tratti del Canal Grande per dar spazio alle barche e alle chiatte che ospiteranno i festeggiamenti.
Come ogni anno in città e terraferma i veneziani trascorreranno una grandiosa serata festeggiando sulle barche e sulle rive della città, ma anche nelle piazze di alcuni paesi vicini, e consumando in allegria i piatti tipici della tradizione veneziana.
Consigliamo a tutte le persone curiose di partecipare a questo evento di venire a fare un bel giro a Venezia già dal primo pomeriggio di sabato ed andare a cercare il posto migliore per festeggiare. Noi ci saremo…e voi?
VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questa intervista a cura di Margherita G., interprete italiano - LIS:
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