La grammatica della lingua dei segni italiana: i segni nome
In questo nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle lingue dei segni parliamo di un elemento molto importante della cultura sorda: il segno nome.
Il segno nome nelle lingue dei segni può essere definito “la modalità gestuale con la quale viene indicata una persona, cioè il suo nome proprio” (Bertone C., 2003 "L'iconografia sacra all'origine di un gruppo di segni nome nella Lingua Italiana dei Segni". In La voce silenziosa n. 21, Pianezza (TO) pp. 11-29). È un segno che la comunità sorda attribuisce ad ogni suo componente per riferirsi precisamente a lui, per identificarlo.
Esempio di segno nome.
Il nome proprio di una persona è un elemento della lingua che ci permette di riferirci proprio a un preciso individuo ed è sempre legato alla sua pronuncia ad alta voce che ci permette di assegnare un’identità. Quando si parla con qualcuno e si dice, per esempio “Ho visto Luca”, si condivide con l’interlocutore la conoscenza di quel Luca e si sa che ci si sta riferendo proprio a lui.
Cosa succede invece nella lingua dei segni?
Se per le persone udenti il nome di una persona è strettamente collegato alla sua pronuncia, per le persone sorde invece il nome proprio della lingua vocale è una sequenza di lettere che non porta con sè un significato preciso perché non ne sentono il suono.
Dal momento che il nome ha funzione referenziale il modo migliore per le persone sorde di identificare un referente è attraverso il canale visivo, attraverso un segno che identifichi esattamente quel “Luca”. Un segno nome che invece di essere pronunciato viene segnato.
Il segno nome, quindi, è il segno che identifica una persona all’interno della comunità sorda. Ma come viene attribuito il segno nome?
Questa è un’altra storia...ne parleremo nella prossima puntata.
Leggi gli altri articoli della nostra rubrica "La grammatica della lingua dei segni italiana":
- Arbitrarietà e iconicità
- I cheremi
- Linguaggio dei gesti dei sordomuti
VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questo articolo a cura di Margherita G., interprete italiano - LIS:
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