La collezione Peggy Guggenheim di Venezia e l’accessibilità museale

Venerdì 11 marzo all’Università Ca’ Foscari Venezia si è tenuta la giornata di studio “Quanto lontano posso guardare?” per presentare il progetto “Doppio Senso. Percorsi Tattili alla Collezione Peggy Guggenheim”.
ll progetto proposto dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia è rivolto alle persone cieche, ipovedenti e vedenti e ha lo scopo di rendere sempre più accessibile l’arte, anche l’arte astratta.

foto dell'esterno del Guggenheim, esempio di arte accessibile con visite tattili per ciechi

La prima parte di questo percorso sperimentale è iniziata a ottobre 2015 ed è terminata a gennaio 2016.
Nei quattro incontri previsti in questa fase, adulti e bambini hanno partecipato a visite tattili guidate accessibili e ad attività accessibili di laboratorio alla scoperta di alcune delle opere dei principali artisti di arte astratta (Paul Klee, Vasily Kandisky etc).

Valeria Bottalico, ideatrice e curatrice del progetto di visite tattili, ha spiegato che l’idea di base è stata quella di offrire un’esperienza sensoriale che andasse al di là del semplice senso della vista e garantisse totale accessibilità al visitatore cieco, in tutte le fasi della visita tattile: dall’arrivo in stazione fino al suo rientro. Tutto lo staff del museo è stato coinvolto nel progetto e ha partecipato a un corso di formazione per prepararsi a gestire nel miglior modo possibile il pubblico con disabilità visive.

Un altro aspetto molto importante di questo progetto di inclusione è che tutti questi incontri non sono stati trattati come incontri “speciali” per le persone cieche, ma sono stati inseriti nella normale programmazione delle attività museali.

Immagini quadri astratti utilizzati per le visite tattili, esempi di accessibilità museale

1-"Ritratto di Frau P nel Sud", Paul Klee; 2-"Verso l'alto", Vasily Kandinsky.

Grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Ciechi di Milano, i dipinti di alcuni dei pittori astrattisti più famosi sono stati analizzati con cura e “tradotti” in opere tattili, proprio come riferisce  Aurelio Sartorio, responsabile del materiale didattico dell’Istituto. Sono stati messi in evidenza, così, i contorni con elementi in rilievo,  si è giocato con materiali differenti al tatto per far percepire i diversi colori, etc.

Inoltre, è stato organizzato un laboratorio di lavorazione dell’argilla gestito dallo scultore cieco Felice Tagliaferri. Durante questo laboratorio tattile, i visitatori avevano il compito di ricreare le opere che avevano toccato durante la visita, in base a come le avevano percepite. Ed è proprio da questo che nasce l’idea del nome “Doppio Senso”, non solo perché il senso del tatto completa le informazioni percepite con la vista, ma anche perché vi è “una comunicazione a due voci, a due sguardi, generata da due diversi punti di vista”, quello del museo e quello del visitatore. Grazie a questo percorso tattile, i visitatori sono riusciti a percepire diverse sensazioni che hanno potuto ricreare e trasmettere agli altri.

Immagine mani e argilla

È il tatto, quindi, il senso protagonista di questa iniziativa sia nella percezione delle opere che nella loro successiva riproduzione. Un senso che permette di conoscere nel dettaglio ogni singolo elemento dell’opera,di sentirla e sperimentarla sulla propria pelle.

Questo progetto mette sullo stesso piano persone cieche, ipovedenti e vedenti, che insieme cercano di comprendere il messaggio dell’arte astratta, un’arte che rompe gli schemi tradizionali e che è apparentemente incomprensibile per tutti. Grazie al tatto, invece, tutte le persone gradualmente iniziano a capirla e ad apprezzarla. Questa iniziativa ci fa capire come rendere accessibile l’arte a qualsiasi tipo di visitatore. L’accessibilità museale e l’inclusione delle persone con disabilità sensoriali non dovrebbero essere viste come una cosa “in più”, ma dovrebbero essere sempre considerate nella gestione e nelle attività quotidiane di qualsiasi museo.

 
di Ilena Baldassini
Laureata in Traduzione. Appassionata di lingue, scrittura creativa e copywriting.
Viaggiatrice seriale, amante della natura e della buona tavola. A volte metereopatica.
http://it.linkedin.com/in/ilenabaldassini

 

 

VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questo articolo a cura di Margherita G., interprete di italiano - LIS (lingua dei segni italiana).

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