Teatro accessibile ed inclusivo


Foto scattata durante uno spettacolo di Incoronate Comiche, gentilmente concessa da Marco Foschi.
A sinistra Giuditta Cambieri, a destra Carolina Cigliola.

“La parola teatro deriva da theàomai, un verbo greco che significa «guardare, osservare». Il teatro, infatti, è una forma di comunicazione in cui un gruppo di persone assiste e partecipa emotivamente allo spettacolo creato da un altro gruppo di persone” (Pagina web - Teatro: origini, cultura e autori).

Ma invece cos'è il teatro accessibile? Un teatro speciale, in cui la creazione degli spettacoli è pienamente incentrata sulla comunicazione adatta a tutti, nessuno escluso.

Mi chiamo Carolina Cigliola, sono interprete di lingua dei segni italiana (LIS) e faccio parte della compagnia teatrale delle Incoronate comiche, progetto teatrale nato dall’idea di Giuditta Cambieri che propone proprio questo tipo di spettacoli.



Foto scattate durante uno spettacolo di Incoronate Comiche, gentilmente concesse da Marco Foschi.
A sinstra Carolina Cigliola, a destra Carolina Cigliola e Giuditta Cambieri.

Il teatro accessibile ed inclusivo, in questo caso, è fruibile alle persone udenti ma soprattutto alle persone sorde segnanti. Tutto quello che viene rappresentato sul palcoscenico viene infatti tradotto in modalità simultanea in LIS e viceversa. Creare da zero uno spettacolo di questo genere, però, non è così semplice ed immediato poiché entrano in campo molti fattori.

Dietro ad ogni monologo o racconto c’è un lavoro di accurata ricerca per creare complicità tra attrici e interpreti sordi e udenti al fine di rendere il contenuto in LIS il più possibile vicino alla narrazione e ai tempi del monologo di partenza recitato in italiano. Grazie ad un accurato studio del testo teatrale e dei personaggi in scena (i loro movimenti, le mimiche facciali, i costumi, le posizioni ecc), sia il pubblico sordo sia quello udente può godere al meglio dell’intero spettacolo.

Molto importante e non da sottovalutare è la condivisione dei processi creativi degli spettacoli e, soprattutto, il coinvolgimento attivo delle persone sorde. Ecco qui che il teatro diventa inclusivo. Questo lavoro di squadra rende consapevoli tutti, sordi e udenti, delle esigenze diverse di ognuno e dà voce e forza a quel pubblico che spesso non si avvicina al mondo del teatro poiché impossibilitato nell’accedervi.


Foto scattate durante uno spettacolo di Incoronate Comiche, gentilmente concesse da Marco Foschi.
A sinstra Carolina Cigliola e Giuditta Cambieri, a destra Carolina Cigliola.

L’adattamento e la preparazione di una pièce teatrale è un lavoro faticoso, ma arricchente e gratificante. Riuscire a trasmettere attraverso la LIS tutto quello che accade sul palco, ad esempio le risate e gli imprevisti, ha davvero un impatto importante per noi interpreti che veicoliamo il messaggio, ma soprattutto per il pubblico sordo e udente che assiste ed interagisce positivamente.

In merito a questo, al termine di uno spettacolo mi si avvicinò la mamma di un ragazzo sordo segnante che entusiasta mi confidò: “Finalmente mio figlio ha avuto la possibilità di poter partecipare attivamente ad un evento teatrale. Per molto tempo ho avuto paura che non riuscisse ad integrarsi e temevo un suo isolamento; invece, venendo qui, ho tirato un sospiro di sollievo ed è stato bello vedere mio figlio partecipe dell’intero spettacolo!”.

Il teatro in sé è un'esperienza che fa riflettere, emoziona e soprattutto avvicina agli altri, ma se accessibile ed inclusivo rende tutto ancora più intenso e coinvolgente!

Articolo a cura di Carolina Cigliola, 
interprete VEASYT italiano-LIS

Guarda la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) del seguente articolo a cura dell'interprete VEASYT Valentina Ponticelli:

Per maggiori informazioni: 

Pagina Facebook Incoronate Comiche 

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